La “catastrofe” degli abusi sessuali su minori e persone vulnerabili tra i membri del clero. Relatore, il prof. Pasquale Giustiniani.
«Sono d’accordo con te nel definire catastrofe la triste storia degli abusi sessuali e il modo di affrontarla che ha adottato la Chiesa fino a poco tempo fa. Rendersi conto di questa ipocrisia nel modo di vivere la fede è una grazia, è un primo passo che dobbiamo compiere. Dobbiamo farci carico della storia, sia personalmente sia comunitariamente. Non si può rimanere indifferenti dinanzi a questo crimine. Accettarlo presuppone entrare in crisi». Lettera del Santo Padre Francesco al Cardinale Reinhard Marx, Aricvescovo di Monaco e Frisinga...
..Premessa. Davanti a questi crimini di abuso Per «minore», nella normativa canonica vigente, s’intende ogni persona avente un’età inferiore a diciott’anni . Al minore è equiparata, la persona che abitualmente ha un uso imperfetto della ragione (cfr. Normae de delictis reservatis, art. 6 § 1, 1°). L’aggiornamento della definizione di minore finalizzata a configurare esplicitamente i casi di abuso, si è avuto con la Lettera apostolica in forma di motu proprio Vos estis lux mundi (7.5.2019) , che definisce al par. 2 dell’art. 1: «a) “minore”: ogni persona avente un’età inferiore a diciott’anni o per legge ad essa equiparata; b) “persona vulnerabile”: ogni persona in stato d’infermità, di deficienza fisica o psichica, o di privazione della libertà personale che di fatto, anche occasionalmente, ne limiti la capacità di intendere o di volere o comunque di resistere all’offesa; c) «materiale di pornografia minorile»: qualsiasi rappresentazione di un minore, indipendentemente dal mezzo utilizzato, coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o simulate, e qualsiasi rappresentazione di organi sessuali di minori a scopi di libidine o di lucro»...
In premessa, è bene
affermare che la problematica bioetica dell’abuso fisico, spirituale o di
potere da parte di un membro del clero cattolico sui minori va inserita in una
discussione più ampia, ovvero in quella della violenza interpersonale,
che propone le sue drammatiche determinazioni quando si verifichi abuso da
parte di adulti consapevoli su soggetti minori non consenzienti o su persone
particolarmente vulnerabili. Non è un caso che, a motivo dei suoi inevitabili
riverberi sulla salute psicofisica delle persone, secondo l’OMS la violenza sia
da classificare in base all’uso intenzionale della forza fisica o del potere
verso se stessi, verso un’altra persona, verso il gruppo e la comunità (con la
connessa elevata probabilità di conseguenti lesioni, danni psicologici, morte,
disturbi del normale sviluppo, o privazioni). La specifica fattispecie
dell’abuso di membri del clero su minori o vulnerabili va, quindi, inserita in
un più ampio confronto dialettico tra le persone, a sua volta da inserire, sul
piano teorico generale, nel confronto dialettico tra ... 🔠continua a leggere
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Brevi estratti. Emanuele Rossi e Lucia Castellano: i diritti dei minori e la tutela penale.
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