DICHIARAZIONE DIGNITAS INFINITA
CIRCA LA DIGNITÀ UMANApresenterò, in qualità di socio di 
"Persona al centro", il fondamentale documento circa la dignità umana che vedrà impegnata 
l'Associazione per la Filosofia della Persona, in una 
riflessione corale pubblica, sui cardini fondativi della dichiarazione che prendono a riferimento la dignità ontologica ed il primato della persona umana.
Al temine degli interventi dei soci, chiunque lo desideri, anche non socio, potrà partecipare alla conversazione regolata collegandosi al link: 🔜
🔄abstract del prof. Giustiniani
 
    - Un rinnovato interesse ecclesiale per la pressoché infinita dignità dell’essere umano
  
   
    Tutte le persone umane, anche i cosiddetti “nulla del mondo”, sono 
da includere e riconoscere come portatori di una dignità intrinseca, 
perché, nella Chiesa che è nel mondo, essi ricordano che ogni persona, 
anche se sul piano sociale apparisse un “nulla”, ha una “dignitas 
infinita”, la cui fondazione metafisica è divina, posto che in Dio uno 
dei tre ha assunto la natura umana. Si legge in Leone Magno: «Il Figlio 
di Dio, nella pienezza dei tempi che il disegno divino, profondo e 
imperscrutabile, aveva prefisso, ha assunto la natura del genere umano 
per riconciliarla al suo Creatore, affinché il diavolo, autore della 
morte, fosse sconfitto, mediante la morte con cui prima aveva vinto»1 .
   
     
   
    Il tropeano don Francesco Mottola volle in quella città calabrese un
 graffito, in cui: “Il samaritano è ripreso nell’atto del suo chinarsi 
sull’uomo derubato e malridotto dai suoi aggressori. Più che di un 
chinarsi dell’uno sull’altro, il graffito dà l’idea di un abbraccio 
fraterno tra due esseri umani, che si cercano, s’incontrano e si 
riconoscono fratelli. È l’inizio di un camminare insieme, una promessa 
di fedeltà per entrambi carica di futuro, che, intanto, restituisce al 
povero giudeo la sua dignità”. In poche parole, la parabola del buon 
Samaritano altro non è che “il manifesto della dignità della persona 
umana” da incrociare e riconoscere in tutti gli appartenenti alla specie
 umana come fratelli e sorelle, i quali si aprono, a loro volta, a 
riconoscere, perfino negli altri abitanti della casa comune, un fratello
 sole e una sorella luna.