Leopardi segreto. I misteri degli ultimi anni di vita a Napoli.
Hotel Continental, sala Dickens.
Sorrento, 30 Giugno 2025 ore 18:00
✒Il giudizio degli studiosi di Leopardi su Ranieri è necessariamente diviso: da una parte c’è il biasimo per aver egli pubblicato nel 1880 Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi (Giannini, Napoli), inelegantissima auto apologia nella quale il non più giovane Ranieri, sconvolto per la morte della sorella Paolina, descriveva gli sforzi, le spese, i dolori che i due avrebbero sofferto nell’assistere l’ingrato Leopardi. Dall’altra parte, però, c’è l’ammirazione per i molti meriti che Ranieri si acquistò sia durante la vita di Leopardi, assistendolo fino alla fine, sia soprattutto dopo la morte del poeta: innanzitutto salvando le sue spoglie dalla fossa comune (furono tumulate nella chiesa di San Vitale a Fuorigrotta), ma poi soprattutto conservando i suoi manoscritti e curando i primi due volumi delle sue Opere (contenenti tra l’altro Canti, Operette e Pensieri, e una Notizia intorno agli scritti, alla vita ed ai costumi di Giacomo Leopardi di Ranieri) presso Le Monnier, Firenze 1845 (il terzo volume fu curato da Giordani). In questa circostanza Ranieri dette prova di grande energia, spendendosi affinché l’editore e i censori non tradissero le ultime volontà leopardiane.
E non si può dimenticare il giudizio su Ranieri che lo
stesso Leopardi volle lasciarci nel Pensiero IV:
Un mio amico,
anzi compagno della mia vita, Antonio Ranieri, giovane che,
se vive, e se gli uomini non vengono a capo di rendere inutili i doni ch’egli
ha dalla natura, presto sarà significato abbastanza dal solo nome ...
Centro focale e punto di partenza dell’intero lavoro è
l’agile saggio Delle poesie di Giacomo Leopardi, o sia Esame del
sistema di coloro che pongono ogni felicità nella speranza che
Sanseverino, considerato da più parti l’antesignano della rinascita degli studi
tomistici nell’Italia dell’800, pubblicò nel 1849 sulla rivista La
Scienza e la Fede (vol. XVIII, fasc.106, pp.282-304), da lui stesso
fondata a Napoli nel 1841 con la collaborazione di altri ecclesiastici
partenopei. Un esame critico delle opere leopardiane che l’autore del nostro
volume ha avuto l’indubbio merito di recuperare e pubblicare integralmente in
appendice allo stesso, con l’aggiunta di note critiche e preziosi chiarimenti.
Discorso a parte merita l’appendice su L’ultimo
viaggio del Cantore della Ginestra, con una meticolosa ricostruzione
storica delle vicende relative al trasferimento dei supposti resti mortali di
Giacomo Leopardi dalla Chiesa di San Vitale in Fuorigrotta al Parco Virgiliano,
corredata da un’interessante documentazione fotografica e dalla trascrizione di
numerosi documenti, comunicazioni e lettere di organi di governo, vescovi,
parroci ed altri autorevoli testimoni della vicenda.
🔖
Crediti, nell'ordine:
Fonte: TG2000 (disponibile su YouTube)
Data di pubblicazione: 11 gen 2018
Note: Si ringrazia TG2000 per aver reso disponibile questo prezioso contenuto.
Fonte: CAPWARE (Progetto "Il fiore nel deserto – gli anni di Leopardi a Napoli")
Note: Un ringraziamento speciale a CAPWARE per la realizzazione di questa innovativa e suggestiva ricostruzione.
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