Appena uscito in libreria il dodicesimo volume di "Civitas et Humanitas", intitolato: Crisi della “totalità” e rischio “sopravvivenza”, edizioni Mondostudio (Cassino-FR-) – (Tel. 328/7962554).
Cassino 2021. L'ultima uscita di questo Annuale
tocca grandi temi in discussione anche in questo periodo di campagna
elettorale. Come scrive Giuseppe Cantillo, "Il riapparire di Teseo (il
mitico fondato della città-stato di Atene), già sperimentato nel mondo
euroasiatico, è quanto rischia di accadere anche nell’esperienza delle
democrazie occidentali, dove la caduta di ideali e valori comuni, lo scollamento di morale e politica, e il configurarsi di quest’ultima
sempre
più come amministrazione e gestione del potere provoca la loro
progressiva trasformazione da democrazie rappresentative, fondate sulla
centralità del parlamento, in democrazie autoritarie, presidenziali o
comunque caratterizzate dal primato dell’esecutivo".
Come si domanda Franco Bosio, gli avvenimenti "ci hanno costretto a barattare la libertà con la sicurezza. In compenso abbiamo perso la libertà e non abbiamo affatto ottenuto la sicurezza"? "Abbiamo visto come i governi si facciano e si disfano a seconda degli accordi fra partiti che formano e sciolgono coalizioni a seconda dell’interesse e del capriccio del momento. Alla fine conquista il potere chi ha perso le elezioni". Senonché, osserva il Direttore Alberto Nave, "con la progressiva entrata in crisi anche delle 'certezze' della scienza a causa delle sue promesse non mantenute, segnatamente quella di un mondo migliore su base progresso scientifico (con particolare riferimento ai due conflitti mondiali, che hanno occupato gran parte dello scenario del secolo scorso, segnando profondamente il cammino successivo della storia, eventi seguiti poi, tra l’altro, dalle minacce atomiche di distruzione e autodistruzione: si pensi alla vicenda atomica di Chernobyl)".
Ben sintetizza la problematica situazione Pasquale Giustiniani: "Non si vuole qui proporre un commento specifico di ordine teologico alla Laudato si' di Papa Francesco, ma soltanto prendere spunto da alcune battute per verificare come certe accentuazioni del Pontefice possano rivelarsi utili per concretizzare l’istanza di questo volume, che intenderebbe, appunto, correlare la crisi della “totalità” con il rischio di “sopravvivenza”.
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