@scenari.futuri Il Conte Dracula, protagonista dell'omonimo romanzo scritto dall'irlandese Bram Stoker nel 1897 ed ispirato alla figura del Principe Vlad III di Valacchia, detto l'Impalatore, vissuto tra il 1431 ed il 1477, è sepolto a Napoli, in Santa Maria la Nova. Dalla Romania, giungono le prime conferme. A darne notizia è lo stesso direttore del Complesso monumentale partenopeo, prof. Giuseppe Reale. Convocato a Snagov, è stato infatti informato dei primi esiti cui è pervenuto un nutrito gruppo di esperti dopo lunghe ricerche storiche e filologiche circa l'attendibilità di quanto fino ad oggi si era potuto solamente ipotizzare. #Dracula, #conteDracula, #Vlad, #principediValacchia, #Romania, #Napoli, #SantaMariaLaNova @santamarialanova ♬ suono originale - scenari futuri
aggiornamenti in evidenza
esclusiva
domenica 29 giugno 2025
Dracula, prime conferme dalla Romania, è sepolto a Napoli in S.M. La Nova
venerdì 27 giugno 2025
Nella mia tasca sinistra. Grazia Le Mura, una narrazione di vita e di vite
Nella mia tasca sinistra, il romanzo al femminile di Grazia Le Mura, è un romanzo necessario e potente, scrive Patrizia D'Amico:
È la prima volta che, nella collana “Biblioteca di Scenari”,
viene pubblicato - e volentieri - un romanzo. Ma quello dell’antica
alunna - e poi, per alcuni anni collega di Sociologia nella sezione San Tommaso della Facoltà di teologia dell’Italia meridionale -, è solo
apparentemente un romanzo, simile per molti aspetti a un romanzo di
formazione. Più che un romanzo, esso è un trattatello di sociologia
culturale, svolto in modo avvincenti e in termini romanzati, che davvero
avvince il lettore italiano ed europeo dalla prima all’ultima pagina.
giovedì 26 giugno 2025
il Leopardi segreto, gli ultimi anni di vita a Napoli
Leopardi segreto. I misteri degli ultimi anni di vita a Napoli.
Hotel Continental, sala Dickens.
Sorrento, 30 Giugno 2025 ore 18:00
✒Il giudizio degli studiosi di Leopardi su Ranieri è necessariamente diviso: da una parte c’è il biasimo per aver egli pubblicato nel 1880 Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi (Giannini, Napoli), inelegantissima auto apologia nella quale il non più giovane Ranieri, sconvolto per la morte della sorella Paolina, descriveva gli sforzi, le spese, i dolori che i due avrebbero sofferto nell’assistere l’ingrato Leopardi. Dall’altra parte, però, c’è l’ammirazione per i molti meriti che Ranieri si acquistò sia durante la vita di Leopardi, assistendolo fino alla fine, sia soprattutto dopo la morte del poeta: innanzitutto salvando le sue spoglie dalla fossa comune (furono tumulate nella chiesa di San Vitale a Fuorigrotta), ma poi soprattutto conservando i suoi manoscritti e curando i primi due volumi delle sue Opere (contenenti tra l’altro Canti, Operette e Pensieri, e una Notizia intorno agli scritti, alla vita ed ai costumi di Giacomo Leopardi di Ranieri) presso Le Monnier, Firenze 1845 (il terzo volume fu curato da Giordani). In questa circostanza Ranieri dette prova di grande energia, spendendosi affinché l’editore e i censori non tradissero le ultime volontà leopardiane.
E non si può dimenticare il giudizio su Ranieri che lo
stesso Leopardi volle lasciarci nel Pensiero IV:
Un mio amico,
anzi compagno della mia vita, Antonio Ranieri, giovane che,
se vive, e se gli uomini non vengono a capo di rendere inutili i doni ch’egli
ha dalla natura, presto sarà significato abbastanza dal solo nome ...
lunedì 23 giugno 2025
La Chiesa di Leone XIV, sic et non. E' a Nola l'appuntamento per giovani pensatori curiosi
mercoledì 18 giugno 2025
Coscienza e potere, al Books&Museum-Summer edition, la riflessione antropologica di Michele Ciccarelli
Books and Museum-Summer edition, giovedì 19 giugno 2025, ore 19.00
Santa Maria la Nova, Napoli
Michele Ciccarelli, Coscienza e potere. Una
riflessione antropologica contemporanea a partire da racconti biblici,
Edizioni la Valle del Tempo, Napoli, 2025, pp. 418, euro 20,00.
Attriti e conflitti
Una delle domande del libro di Ciccarelli che, in tempo di guerra, come purtroppo oggi siamo, diviene ancora più rilevante, è quella che leggiamo in una delle pagine conclusive, laddove l’Autore auspica «una riflessione più pacata che riesca a trovare una modalità di organizzazione democratica che sia capace di coniugare efficacemente l’universale con il particolare e, soprattutto, trovare un rapporto armonico tra l’universalità dei diritti dell’uomo e le diversità culturali diffuse nel mondo» (p. 337).
Nell’attuale guerra tra Israele e Iran - che si va ad
addizionare alle centinaia di focolai di una guerra mondiale come a pezzi -,
noi tocchiamo drammaticamente con mano gli esiti di una soluzione inevitabilmente
conflittuale, piuttosto che quella, come desidereremmo, pacata.
La maturazione dei diritti umani universali, codificati
nelle Carte e Dichiarazioni dei diritti umani e perfino gridata dalla Chiesa di
Roma con lo slogan Fratelli tutti, stride terribilmente con le
concezioni influenzate dalla visione islamico sciita: quella che conta oltre
sessanta milioni di persone, ovvero circa il 10-13% della popolazione musulmana
mondiale, con una presenza significativa in Iraq, Siria, Libano e Bahrein, formando
la cosiddetta "mezzaluna sciita". Se l’Arabia Saudita è il punto di
riferimento principale del cosiddetto “blocco islamico sunnita”, l’Iran è il
leader del cosiddetto “blocco sciita” che, nella narrazione dell’attuale potere
in Israele, perseguirebbe sistematicamente l’eliminazione dello Stato d’Israele
e, negli ultimi giorni, avrebbe richiesto, in risposta, la escalation
militare di Israele contro l’Iran come una vera e propria misura preventiva
contro lo sviluppo di armi nucleari iraniane.
sabato 14 giugno 2025
Angeli su Israel e Ismael in attesa della pace. Velletri, premiere del libro di Marcello del Verme
Sabato 21 giugno ore 18:00
Angeli su Israel e Ismael in attesa della pace. Velletri, premiere del libro di Marcello del Verme
Sala Paolini Angelucci - Museo Diocesano
Corso della Repubblica 347, Velletri - Rm
Un nuovo, terribile, capitolo di una guerra infinita.
Scrivo questo mio intervento nella notte tra il 12 e il 13
giugno 2025, nel corso di un nuovo capitolo di questa mai finita storia attacchi
e risposte belliche: come ha sintetizzato Vatican news del 13 giugno 2025:
«L’attacco missilistico di Israele sull’Iran… getta ulteriore incertezza e violenza
su tutto il Medio Oriente e alimenta il rischio di un conflitto regionale. I
bombardamenti, condotti con circa 200 aerei hanno colpito impianti nucleari e
militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali, per un totale di
oltre 100 obiettivi, sono stati definiti dal premier Benjamin Netanyahu
attacchi "preventivi" per la "sopravvivenza" di Israele”.
L’operazione “Leone nascente”, ha spiegato ancora il primo
ministro, ha lo scopo di "ridurre la minaccia Iraniana” e durerà
"molti giorni"». È una sempre penultima parola - quando sarà
pronunciata l’ultima? – del volo dei due angeli di cui al titolo di questo
bellissimo libro storico-biblico e storico-religioso di Marcello del Verme, mio
antico docente in Facoltà teologica dell’Italia Merdionale di Napoli.
Nel suo Postscriptum – redatto dalla dipartita di
papa Francesco – Del Verme aveva scritto: «Ci ha lasciato papa Francesco,
vescovo di Roma e ministro della cattolicità romana. Alla sua elezione danzai
di gioia, oggi vivo la sua dipartita come una “teopatìa”» (Marcello Del Verme, Angeli
su Israel e Ismael in attesa della pace, ediziono La Valle del Tempo,
Napoli 2025, p.125). Aveva aggiunto, speranzoso: «Più in generale, nella notte
in cui ci guidano le stelle, come dicono alcuni murales che appaiono qua
e là sul territorio, ci parlino e ci guidino i profeti del lontano e vicino
passato: Martin Buber, Carlo Maria Martini, Yitzhak Rabin e, ultimo, papa
Francesco. Si ascolti la loro voce, così i nostri “due angeli” potranno
concludere il loro volo. Nella tradizione cattolica oggi 21 aprile 2025 è il
lunedì dell’angelo. Da questo momento i nostri “angeli in volo” non sono più
due ma tre» (p. 126).
Camminare sperando nella luce di Nicea
1700 anni da Nicea, attualità di un Concilio.
Adista, settimanale di informazione indipendente sul mondo cattolico e le realtà religiose, recensisce "camminare sperando. Il Giubileo del 2025 nella luce di Nicea", di Vincenzo Bertolone
Chi avrebbe mai detto che i 318 padri di Nicea (il numero simbolico rinvia ai servi di Abramo) non si siano limitati a produrre un Simbolo di fede famosissimo per aver introdotto per la prima volta un’espressione filosofica tecnica nella fede ripresa dai Vangeli? Ora anche la Commissione Teologica Internazionale ha ricordato: «Fino ad oggi “Nicea” – “la confessione di fede dei 318 padri ortodossi” – è considerato nelle Chiese orientali come il Concilio per eccellenza, cioè non come “un concilio tra altri”, e neanche come “il primo di una serie”, ma come la norma della retta fede cristiana. I “318 Padri” sono esplicitamente menzionati nella liturgia di Gerusalemme. Inoltre, nelle Chiese orientali, contrariamente alle Chiese occidentali, Nicea ha ricevuto una sua propria commemorazione nel calendario liturgico. È opportuno notare che le questioni disciplinari trattate a Nicea ricevettero da subito un peso differente rispetto alla confessione di fede» (Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore. 1700.mo anniversario del Concilio Ecumenico di Nicea [325-2025]).
Corrado Ocone, il non detto della libertà
Dracula, prime conferme dalla Romania, è sepolto a Napoli in S.M. La Nova
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L’attualità della pedagogia del metodo educativo di San Giovanni Bosco (1815-1888) di Giuseppe Lubrino Per comprendere appieno la...
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La sfida educativa: Benedetto XVI La violenza tra i giovani è in aumento. 60% dei giovani sotto i 26 anni ha paura del revenge porn onlin...
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Il venti luglio dell’anno 2000 il parlamento italiano promulga la legge 211 con la quale istituisce il “ Giorno della Memoria ” per commemor...