per aspera ad astra
Cultura contemporanea, metaverso, futuro ambientale, passione per l'essere umano, quale domani? Il blog discute in maniera indipendente la stagione di transizione in cui siamo tutti coinvolti, anche se non ce ne accorgiamo
domenica 3 novembre 2024
sabato 19 ottobre 2024
domenica 13 ottobre 2024
Antonio Salvati, tzimtzum i giudici riluttanti
Quello di giudicare come se fossero il Dio o gli dèi i quali in maniera imparziale dovrebbero dire così è e così sia. Gli dèi di tutte le fedi religiose storiche sono degli dèi i quali infallibilmente, indipendentemente dai fatti valutati tra o contro dicono: inferno, paradiso, premio per sempre, felicità totale. Proprio immagazzinando dati, per esempio, o records, proprio facendo suonare il campanello del telefono con la sentenza oggettiva, giusta e imparziale assoluzione, condanna i quattro reclusi, noi in attesa di giudizio alla fine di queste pagine confessano: si è chiarito tutto? Alla fine però, scrive l'autore, ho trovato finalmente la chiave di accesso che cercavo.
Ed è successo. Quando lui mi ha inserito dentro un record, subito dopo Pinocchio il libro che mi ha chiarito tutto, la Bibbia, niente di più. Un libro che chiarisce l'impersonale, giusto, oggettivo, indipendente, macchina, tutto.
Per attingere un perfetto indipendente, assolutamente giusto, che non dipenda dagli errori e dall'umore, noi dobbiamo ascoltare quella voce dopo che ha letto questo libro che ha chiarito tutto. Il valore anche religioso del romanzo sta in questa indicazione che viene percorsa molto attentamente. Quella voce, alla fine della nostra lettura, ci dice: siete riusciti in pratica a capovolgere l'immagine della creazione disegnando un assoluto che è a vostra immagine e somiglianza e non vi incontrate.
Eppure, persino lui, sì, proprio lui, Dio, a differenza vostra, è così innamorato di tutte le vostre imperfezioni possibili che per creare il mondo non vi ha abbandonato come povera e inerte creatura, ma si è tirato indietro. Non possiamo scrivere di più per non togliere il piacere della lettura. Però certamente queste pagine provocatorie, molto belle anche letterariamente, ci dicano perché un libro può far sì che si integri anche la consapevolezza di una macchina impersonale.
Dio, proprio adesso che dovrebbe ricordarci i sacramenti, non sappiamo più che fine abbia fatto. L'algoritmo che definisce progetto determinato oggi sentenzia diventa umano nei momenti in cui legge i nostri libri. Chissà che non andrà proprio a finire così.
sabato 12 ottobre 2024
perché non possiamo non dirci Cristiani, letture e dispute sul saggio di B. Croce
Ortensio Zecchino, perché non possiamo non dirci “cristiani”. Letture e dispute sul celebre saggio di Benedetto Croce
Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Catanzaro) 2024, pagine
255, euro 18,00.
Sia la Prefazione (pagine 11-15) di Eugenio
Mazzarella - filosofo e, come si autodefinisce, «uomo cristiano… alla
trascendenza ragionevolmente obbligato da quel che vedo nell’immanenza» (pagina
13), sia la Postfazione di Dino Cofrancesco (pagine 231-249: un vero saggio
dopo il saggio!) che precisamente, come si legge nel titolo, offre «un modesto
non filosofico commento al saggio di Ortensio Zecchino» (pagina 231), già mettono
bene, seppure sinteticamente, in evidenza i vari profili emergenti nella
ricerca di Ortensio Zecchino. Soprattutto enucleano i temi di fondo del saggio,
che Benedetto Croce pubblicò dieci giorni dopo una notte insonne del 16 agosto
1942, nel corso della quale gli balenò anche l’idea di scriverlo (pagina 5).
Comparso su “La Critica” del 20 novembre 1942, con il famoso
titolo Perché non possiamo non dirci “cristiani” (pagina 6), di questo saggio
di Croce, redatto non senza «travaglio… in quei tempi terribili» (pagina 88, numero
79), Zecchino - convinto fondatamente che esso non vada letto isolatamente,
bensì «in un continuum con gli altri della stessa stagione» (pagina 196),
«nel contesto degli scritti usciti dalla penna di Croce in quei terribili anni
tra agonia del fascismo e alba democratica» (pagina 138) -, esamina, dunque, le
premesse, i contenuti e gli esiti; e di esso, fin dalle prime battute,
chiarisce testo e contesto, come in una scena iniziale di un’azione teatrale,
di cui il prosieguo delle pagine offrirà un’analisi meticolosa e un informatissimo
svolgimento analitico, frutto anche di consultazioni d’archivio di cui si dà
conto puntualmente nel corso dell’avvincente esposizione.
Quello di Croce fu un saggio a cui arrise «una fortuna straordinaria», essendo peraltro edito «nel bel mezzo di una guerra “mondiale”», in un’«Europa» che «appariva ormai nazificata» (pagina 9) e allorché «nella primavera di quel ’42 erano cominciati a manifestarsi i primi scricchiolii del regime» fascista (pagina 10). Si andava ipotizzando la futura organizzazione di un Ordine nuovo, che coinvolgeva partiti, intellettuali e perfino la santa Sede. Ci ricorda il volume: «Nell’Università cattolica di Milano già alla fine del 1941 un gruppo di “professorini” aveva cominciato a riunirsi intorno a Giuseppe Dossetti… Nell’agosto del 1941 da Ventotene era partito il manifesto Per un’Europa libera e unita di Spinelli, Rossi e Colorni… Nel settembre di quel 1942 Alcide De Gasperi, con un manipolo di volontari, fondò a Milano la Democrazia cristiana, nella casa di Enrico Falk» (pagina 11). In seguito, i peculiari rapporti di Croce con il “caro De Gasperi” saranno intensi (l’ultima lettera di Croce a lui è del 25 gennaio 1951), come si vedrà particolarmente, morto Croce il 20 novembre 1952, nell’orazione in memoriam pronunciata da De Gasperi, in cui, come attesta la figlia, la voce commossa del padre manifestò i suoi sentimenti verso il “prezioso amico” (pagina 195).
giovedì 10 ottobre 2024
crisi della totalità e tramonto delle ideologie
Cassino, 4 ottobre 2024.
Presentazione dei volumi XI e XII della serie “Civitas et humanitas”, concernenti rispettivamente: crisi delle ideologie e nuove istanze etico-sociali e crisi della totalità e rischio sopravvivenza.
sabato 5 ottobre 2024
Libri come ali, Ulla Enger a Santa Maria la Nova
I libri mettono le ali
giovedì 3 ottobre 2024
Campania libri festival 2024, prof. Giustiniani incontra
In occasione della Fiera del Libro, che si terrà dal 4 ottobre al 6 ottobre
la Valle del Tempo edizioni ha organizzato una serie di eventi. Palazzo Reale di Napoli, cortile del belvedere, "stand 22"
Quale direttore delle collane Scenari e Biblioteca di Scenari:
🔰 dalle 17,00 alle 18,00
Domenica, 6 ottobre 2024 avrò piacere di incontrare amici e lettori
Corrado Ocone, il non detto della libertà
la strada dei giusti, è come la luce dell'alba, ricordo di Pio Russo Krauss
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INCLUSIONE E INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI NELLA STAGIONE DEL POSTUMANESIMO Titoli ed argomenti trattati dal PROFESSORE PASQUALE GIUSTINIANI...