Books & Museum
Domenica 28/9 - ore 11:30 presentazione del libro Napolitiamo
di Angelo Forgione con Maurizio de Giovanni
Domenica 28 settembre, alle ore 11:30, presso lo splendido Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, una mattinata dedicata alla lingua napoletana con la presentazione del libro "Napolitiamo – conosciamo e impariamo a scrivere la bella lingua napoletana" di Angelo Forgione; saggio storico-didattico con la prefazione di Maurizio de Giovanni, che propone appunto una parte storica, con una rigorosa ricostruzione dell’evoluzione della lingua napoletana nei secoli, e una parte didattica, con una guida completa per contrastare l’anarchia ortografica imperante che declassa una lingua ricca di tradizione letteraria a semplice dialetto.
Angelo Forgione e Maurizio de Giovanni animeranno il dibattito, introdotto da Giuseppe Reale, Direttore del Complesso Monumentale, e moderato da Pasquale Giustiniani, con intervalli musicali di Gennaro Pisapia e un cameo teatrale di Sergio Sivori.
Ufficio Stampa Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova:
0815521597
booksandmuseum@gmail.com
Pecore, siete un popolo di pecore...
Personalmente, ho diverse volte ricordato l’apporto di Angelo Manna, che nasce a Acerra (Napoli) il 8 giugno 1935 e muore l’11 giugno 2001. Fu parlamentare del MSI e, tra le sue proposte, è rimasta memorabile quella di insegnare obbligatoriamente il napoletano nelle scuole e di fare di ‘O sole mio (incisa da Enrico Caruso nel 1916, da tempo sarebbe di pubblico dominio se il Tribunale di Torino nel 2002 non avesse dato retta agli editori Bideri e agli eredi di Mazzucchi che da decenni compariva nei crediti come coautore di ’O sole mio assieme al compositore Eduardo Di Capua e al poeta Giovanni Capurro) un bene popolare, destinando i proventi delle esecuzioni alla città di Napoli. Nelle sere dell’estate 1976, in una villa sul mare di Posillipo, di proprietà di Achille Lauro, l’ingegnere Pietrangelo Gregorio, un genio nel suo campo, aveva piazzato la prima emittente televisiva privata, Canale 21, sorta un attimo prima che Berlusconi deflagrasse nei tubi catodici (corri a casa in tutta fretta, c’è il Biscione che t’aspetta). Dalla villa televisiva posillipina, ogni sera, s’alzava la voce possente e rivendicativa del muezzin partenopeo, Angelo Manna. La voce, sostenuta e diffusa dalle frequenze televisive, rimbalzava sulla collina di Posillipo, slittava verso il Vomero, precipitava a Chiaia, s’allungava al Vasto, curvava verso Foria, dilagava alla Sanità e a Forcella, invadeva Toledo e i Quartieri spagnoli, esplodeva a Mergellina. Teleschermi aperti in tutte le case.


Nessun commento:
Posta un commento