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Scenari in tempo reale, in questo importante momento di transizione, un altro strumento si aggiunge: Vatican news, le ultimissime.      Il Direttore del Centro di Filosofia Italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.      Il Direttore del Centro di Filosofia Italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.

venerdì 23 maggio 2025

giovani, Fede e identità, un percorso di crescita con Benedetto XVI

di Giuseppe Lubrino

Recensione del Prof. Michele Ciccarelli

Prof. Michele Ciccarelli

Michele Ciccarelli è un docente italiano attivo nel campo delle scienze religiose e dell'insegnamento scolastico superiore. Attualmente insegna presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano dell'Area Casertana (ISSR Capua-Caserta), dove tiene corsi su tematiche bibliche, tra cui "Educazione e insegnamento nelle Sacre Scritture" e "Lettere paoline" (issrareacasertana.it).

Oltre all'insegnamento, Ciccarelli è autore di contributi accademici in ambito biblico e teologico. Ha pubblicato studi su testi neotestamentari, come l'Epistola agli Ebrei e la Lettera ai Colossesi, disponibili sulla piattaforma Academia.edu. Inoltre, ha curato il volume Matteo, un vangelo per ammaestrare, edito da Natan Edizioni nella collana "Dum loqueretur" (issrbn.it).

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Giovani, Fede e identità: un percorso di crescita con Benedetto XVI 

Come scopriamo fin dalle battute iniziali, si tratta dello scenario della complessità dell’ado­lescenza, nel corso della quale donne e uomini, alla ricerca di legittima autonomia, vanno aiu­tati a consolidare il proprio legittimo bisogno di accettazione e di appartenenza. Potrà anche l’edu­cazione alla fede cristiana offrire un tale aiuto, in vista della meta di un vissuto autentico, che rappresenti, cioè, pur nella provvisorietà di ogni stagione del tempo vitale, un punto fermo e una fonte di sicurezza per la crescita e la matu­razione personale?… L’Autore rilegge per noi la proposta di Joseph Ratzinger-papa Benedetto XVI, rivolta esplicitamente ai giovani (e all’essere umano in generale) in occasione delle celebrazioni della GMG (Giornata Mondiale della Gioventù). 

 Dall’avvio alla lettura di Pasquale Giustiniani:

Giovani, Fede e identità, un percorso di crescita con Benedetto XVI

A quale scenario c’introduce questo bel volume di Giuseppe Lubrino? Come scopriamo fin dalle battute iniziali, si tratta dello scenario della complessità dell’adolescenza, nel corso della quale donne e uomini, alla ricerca di legittima autonomia, vanno aiutati a consolidare il proprio legittimo bisogno di accettazione e di appartenenza. Potra anche l’educazione alla fede cristiana offrire un tale aiuto, in Vista della meta di un Vissuto autentico, che rappresenti, cioe, pur nella provvisorietà di ogni stagione del tempo Vitale, un punto fermo e unafonte di sicurezza per la crescita e la maturazione personale? Alla luce di questo preciso interrogativo e in dialogo con le principali teorie psico-sociologiche e filosofico-religiose sul mondo dell’adolescenza, l’Autore rilegge per noi la proposta di Joseph Ratzinger Papa Benedetto XVI, rivolta esplicitamente ai giovani (e all’essere umano in generale) in occasione delle celebrazioni della GMG (Giornata Mondiale della Gioventù). Suggerendo di volta in volta, con chiari ascendenti
biblici, di compiere un vero e proprio “esodo” dell’io, l’io giovanile Viene da quel Pontefice chiamato ad aprirsi sia alla dimensione verticale (in un percorso dall’io all’Assoluto), sia a quella orizzontale dell’esistenza (dall’io agli altri, e ritorno). 
Se si approfondiscono, dunque, le indicazioni pontificie, ne deriverebbero 1e linee — ecco 1a “tesi” di Lubrino — di una pedagogia del desiderio: se opportunamente seguita da genitori e figure educative, essa potrebbe educare il
cuore e la mente dell’essere umano in sviluppo, non soltanto in Vista di un’equilibrata configurazione della personalità, ma anche di un vero e proprio processo di redenzione—riscatto. Benedetto XVI, con i suoi Messaggi per la
GMG, s’inseriva nel solco aperto da papa Giovanni Paolo II, a seguito del primo incontro con il Giubileo internazionale dei giovani (piazza S. Pietro, 12—14 aprile 1984, nel corso dell’Anno Santo straordinario della Redenzione), nonché a seguito di una fiaccolata lungo via della Conciliazione, che aveva aperto, appunto, il Giubileo dei giovani. 11 22 aprile di quell’anno, al momento della chiusura dell’Anno Santo, i1 Papa polacco consegnava ai giovani una grande croce: «Carissimi giovani, al termine dell’Anno Santo, affido a voi il segno stesso di quest’anno giubilare: la Croce di Cristo! Portatela nel mondo come segno dell’amore del Signore Gesù per l’umanità e annunciate a tutti Che solo in Cristo morto e risorto c’è salvezza e redenzione». Nel 2005, nella citta di Colonia, venne i1 turno di Papa Benedetto XVI per la GMG: nel luogo in cui sono custodite 1e reliquie dei Magi, furono da lui riproposti ai giovani questi sapienti biblici, che si erano messi in cammino per incontrare Gesù e adorarlo: ecco l’importanza del cercare e del pellegrinare, scrisse papa Benedetto, dell’incontrare e dell’adorare, che ritmeranno tutte 1e successive GMG promosse dal Pontefice tedesco. Sidney nel 2008, Madrid nel 201 1, fino a1 “cambio di guardia” con papa Francesco, si pervenne a Rio de Janeiro, Brasile (23—28 luglio 2013), con la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù sul tema: “Andate e fate discepoli tutti i popoli!” (Mt 28,19).
Lubrino indugia, in queste sue pagine, sulle diverse e successive proposte di papa Ratzinger per la GMG, 1a cui pedagogia, scrive 1’Autore, riconosce 1a complessità del percorso di crescita dei giovani, con 1e sfide che essi affrontano a
livello educativo, affettivo e sociale. Di qui, segnala e illustra 1’Autore, 1a sollecitazione, teologica e pedagogica di Papa Benedetto, a lasciarsi attrarre dall’avventura di questi sapienti antichi e, cosi, porsi sul sentiero della fede, per compiere un’esperienza autentica di Gesu di Nazareth. In sintesi, i1 fascino della storia dei Magi e 1’importanza della loro fede, invita i giovani di oggi a scoprire i1 passato e a costruire un futuro ricco di valori. In tale costruzione progressiva, suggerita da papa Benedetto, 1a stessa Bibbia giudaico-cristiana può fungere come una bussola: essa, infatti, orienta i passi dei giovani e, piu ampiamente, degli adolescenti.
Se letto, come fa Lubrino, come orientamento al bene e come dilatazione del cuore, il Testo sacro predispone alla verità e alla giustizia. In sintesi, quel Libro — che cresce insieme con i suoi lettori (come ricordava Gregorio Magno) —, ben risponde alle sollecitazioni psico—pedagogiche degli ultimi anni: i giovani, dunque, attraverso 1a lettura e la comprensione delle storie bibliche, possono ben cogliere i1 valore pedagogico-educativo dalle vicende in esse narrate e, cosi, sviluppare abilita pratiche per crescere integralmente in umanità. Come annota Lubrino, ne11e successive GMG di Papa Ratzinger, viene anche evidenziato un paradosso: i giovani, pur desiderando profondamente 1’amore, spesso lo considerano un’illusione, anche a motivo dalle loro esperienze sentimentali, spesso caratterizzate da delusioni e carenze affettive. La difficoltà di trovare relazioni autentiche e la mancanza di supporto emotivo alimentano, talvolta, i1 dubbio che l’amore vero non esista, mentre dall’orizzonte biblico cristiano proviene una diversa formidabile opportunità di possibilità e di fiducia. Periodicamente la pedagogia religiosa e 1’antropologia pastorale offrono dei possibili percorsi per il rinnovamento della cosiddetta teologia pastorale giovanile, intesa come azione di salute offerta dalla Chiesa al mondo adolescenziale, configurandola  come una vera e propria attività per il benessere delle più recenti generazioni. Insieme scienza e arte, il metodo di siffatta azione é quello dell’auto-realizzazione della Chiesa, che riscopre, nella sua Tradizione, la possibilità di percorsi plausibili e nuovi, Che affianchino la crescita educativa dei più giovani. Lubrino si domanda, e noi con lui: perché lo sviluppo dei temi biblici, ad esempio circa 1a sequela e il servizio, non potrebbero essere oggi in grado d’illuminare la dinamica inter—
na dell’incontro dei giovani di un territorio, fornendo lo stimolo per un’attività spiritua1e apostolica—formativa, e anche di pedagogia e didattica dell’Insegnamento di religione cattolica? Se ogni rinnovamento pastorale, pur 
innestandosi sulle tendenze, di volta in volta cangianti, del soggetto umano giovanile — oggi abitante del digitale e fruitore dell’intelligenza cosiddetta artificiale —, richiede comunque un ritorno alle origini, alla fonte, dunque anche a1 testo sacro, esso va indagato secondo specifici codici scientifici ed esegetici, ma nell’ottica pedagogica di poter articolare un corretto e unitario procedimento, che non si sposti subitoto sul versante delle prassi e dei modelli comunicativi, ma indugi piu a lungo sul testo come pro—vocazione e sollecitazione a un processo di ri—appropriazione di sé e costruzione del futuro. Non é: proprio questo, del resto, che viene proposto dai Papi a cavaliere del nuovo millennio e come, in particolare, Pu proposto da Benedetto XVI novo millennio ineunte? La fatica di Lubrino, a mio avviso ben riuscita — e, quindi, fruibile da parte di genitori, educatori, formatori e docenti —, può aiutare a colmare i1 gap tra comunicazione educativa cristiana e nuove generazioni, cosi come viene evidenziato dalle ricerche socio-psicologiche: l’effettiva maturazione della sequela cristiana dei più giovani, potrebbe avvenire, correlando sapientemente 1e istanze affettive con quelle solidaristiche, 1a ricerca di esperienze in proprio con 1e esigenze di servizio agli altri e, soprattutto, agli ultimi e piu disagiati, nell’orizzonte della propria adolescenza intesa come processo. I giovani delle ultime generazioni possono trovare, anche nell’ormai avviato terzo millennio, una Via di “riscoperta” della luce della fede cristiana, ovvero un faro in grado d’illuminare i1 loro cammino, 1e loro cadute, i loro dubbi...e intraprendere 1a lenta costruzione del futuro proprio e di quello dei prossimi abitanti della terra.


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