È
in un orizzonte dinamico della storia unitaria nazionale e del ruolo dei
cattolici nella vita politica di questa Nazione, che diventano molto attuali le esistenze e le proposte politiche di due
uomini collocati su opposte frontiere partitiche, quali furono Aldo Moro ed
Enrico Berlinguer.
3. Berlinguer
Mi
piace partire da Berlinguer. Segretario nazionale del Pci dal 1968 al 1984,
anno della sua prematura scomparsa, Berlinguer (Sassari, 1922-Padova, 1984) è,
fino al suo impegno come vice-segretario e segretario del PCI, un uomo in ombra, un uomo grigio,
silenzioso nell’apparato di “curia partitica”, come ha scritto Miriam Mafai[1].
Eppure egli – che a Botteghe oscure veniva chiamato “re Enrico” per
l’autorevolezza e il potere acquisito - rappresenta una testimonianza
fondamentale per comprendere il perché del successo di una figura carismatica,
in quanto capace di affrontare coraggiosamente, con realismo e spirito critico,
delle problematiche e degli interrogativi legati a un periodo particolarmente
controverso delle vicende italiane e di essersi aperto proprio al confronto con
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