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mercoledì 25 dicembre 2024

Scienza nuova e modernità, studio sul sapere in G. B. Vico di Paloma Brook

Centro per la filosofia italiana. Accademia vivarum novum.

Villa Falconieri, 19 dicembre 2024

Scienza nuova e modernità, studio sul sapere, la storia ed il linguaggio in G. B. Vico di Paloma Brook, Aracne. Roma 2024: contributo all’orientamento della discussione ed intervento del prof. Pasquale Giustiniani

Carissimi Aldo e Luigi,

in vista del Convegno CFI sulla filosofia italica, mi permetto di offrire alcune indicazioni che potrebbero essere girate agli studiosi che saranno invitati.

Il Convegno si potrebbe intitolare “Antiquissima Italorum Sapientia”.

Alla luce dello scritto di Giambattista Vico – De antiquissima italorum sapientia - il Convegno intende approfondire criticamente le premesse antico-greche, cristiane e tardo-antiche di quella che Vico considerava la “nostra metafisica”, da lui pubblicata nel 1710 per “destare la curiosità ne' dotti” e, in particolare per “giovare la gioventù”, spiegando le cose dai primi termini, soppesando le altrui opinioni, facendone vedere tutte le conseguenze, fino agli ultimi corollari. Nell’orizzonte descritto, l’approccio critico di ogni studioso-relatore, dovrebbe aver presenti alcune principali domande:

1.       Qual è lo “stato dell’arte” delle interpretazioni critiche del pensiero dell’autore/i che viene oggi indagato?

2.       Vi sono premesse o nuclei originari di sviluppi che si verificheranno nella filosofia elaborata in seguito in Italia?

3.       Su quali punti bisognerebbe insistere per recare giovamento alle giovani generazioni di studenti medio-superiori e universitari?

Paloma Brook, Scienza nuova e modernità. Studio sul sapere, la storia e il linguaggio in Giambattista Vico, Prefazione di Stefano Velotti, Edizioni Aracne, Roma 2024, pagine 191.

Fin dalle battute iniziali dell’Introduzione (pagine da 19 a 26), l’Autrice avverte il lettore circa il suo lavoro di ricerca, che ambisce di aggiungere un ulteriore tassello negli studi su Giambattista Vico: un lavoro «Ambizioso perché aspira ad indagare l’idea di scienza nuova alla luce di un’ipotesi interpretativa più generale: Vico è un filosofo della modernità in quanto elabora una forma di pensiero che si autocomprende come collocata in un ora, in un presente» (dalla Introduzione, pagina 19). Si tratta di una “modernità” secondo le quattro indicazioni di Günter Figal (confronta pagina 20), non senza le riprese di lui operate negli studi di Stefano Velotti (che firma anche la prefazione q questo volume (pagine da 13 a 16) e di Gianfranco Cantelli, per cui il «moderno è un orizzonte, una prospettiva che include in sé il presente e il non-presente, cioè passato e futuro» (pagina 20): orizzonte i cui aspetti delineati da Figal sono: opposizione, posizionamento, giudizio di valore, orizzonte. Rispetto al “passato”, la stessa Scienza nuova «si riconosce e costruisce consapevolmente in contrasto con il passato» (pagina 21), aprendo la possibilità di constatare sia la frattura rispetto al passato, sia di comprendere il proprio presente che se stesso, appunto intraprendendo una nuova scienza. In questo senso, la scienza nuova «non è (o non è solo) da intendere come una disciplina, una scienza o un metodo accanto ad altri, con l’intento di fornire una serie di dottrine sulle origini, il mito, la poesia, la storia e la loro distanza con il presente» (pagina 22), ma è anche un punto di svolta critica, tipica della “modernità” del secolo diciottesimo. Di qui i momenti del volume, che... 

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Paloma Brook è una scrittrice e accademica italiana, attualmente Professore straordinario di "Storia della lingua italiana" presso l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi". I suoi interessi di ricerca includono la filosofia del linguaggio, la teoria politica e la storia della religione. Ha pubblicato diversi articoli e saggi su questi argomenti, contribuendo significativamente al dibattito accademico. La professoressa Paloma Brook in video:  

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