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Il Direttore del Centro di Filosofia Italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.      Il Direttore del Centro di Filosofia Italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.

domenica 7 agosto 2022

E se non fossimo a un bivio?

 

..tra i più spinosi temi della bioetica affrontato per i ragazzi

"Mi sono trovata davanti ad un bivio. Una strada più lunga che mi avrebbe portato all’inferno, una più breve che poteva portarmi qui, a Basilea". Sono alcune battute, apparentemente molto serene, affidate da Elena ai social, e prontamente diffuse dall'Associazione Coscioni, che aveva già aiutato DJ Fabo al "viaggio della morte" in Svizzera, i cui esiti giuridici erano andati a convergere nella sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, che aveva, finora inascoltata, sollecitato il Parlamento a depenalizzare il cosiddetto "suicidio assistito". Ed ecco, ora un nuova fattispecie (i modi di morire sono pressoché infiniti, quanto gli esseri umani): quella di Elena, è stata una decisione, apparentemente libera e matura, di anticipare la propria fine pur non trovandosi a dipendere da trattamenti vitali, ma condannata da una degenerazione progressiva della vita a causa di una malattia fatale. Qualcosa di diverso di un suicidio assistito, Piuttosto, la richiesta, andata a buon fine con l'aiuto di altri viventi umani, di porre anticipatamente fine a un'esistenza ritenuta ormai troppo compromessa dalla malattia e dal suo strascico infernale di sofferenze. Mentre Ercole al bivio scelse, secondo il mito riferito da Prodico di Ceo, la virtù, qui una persona umana - che si autopercepisce come sola di fronte a tutti i possibili esiti (dov'è la comunità e la rete di relazioni?) - non è più impegnata a scegliere fra vizio e virtù, ma tra due forme di inferno. Eracle sceglie la virtù, dimostrando così che l’essere umano non può vivere solo grazie agli istinti primitivi, ma deve sottoscrivere e seguire delle regole sulle quali si regge la nostra civiltà e l’intero consesso sociale. Elena invece vede soltanto un bivio, due strade entrambe infernali: l'inferno della malattia che conduce a una morte terribile, l'inferno di Basilea dove le viene praticata una morte dolce. E se le vie fossero più di due, così come tra inferno e paradiso, il cristianesimo propone il purgatorio, periodo doloroso di purificazione, nel corso del quale si soffre ma in vista di una dolcezza maggiore? Chissà se in campagna elettorale le varie formazioni politiche e gli apparentamenti diranno qualcosa di chiaro su tutto ciò, in vista dell'agenda del futuro Parlamento. 


 

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