Cultura contemporanea, metaverso, futuro ambientale, passione per l'essere umano, quale domani? Il blog discute in maniera indipendente la stagione di transizione in cui siamo tutti coinvolti, anche se non ce ne accorgiamo
domenica 29 maggio 2022
Il suicidio assistito non è l'unica via
mercoledì 25 maggio 2022
dalla Grande guerra, alle guerre continue
Guerra e pace, l'uomo dibatte in sé stesso questo antico dilemma costitutivo della sua natura imperfetta e finita, intuito ben prima del Cristianesimo, dai greci che mirabilmente l'hanno rappresentato nella tragedia. Dalla grande guerra alle guerre continue, il volume che raccoglie saggi di autori ed esperti illustri circa i motivi e le ragioni per la guerra nel pensiero dei filosofi, sarà presentato a Roma il 7 giugno prossimo presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea. Se finanche per i Cattolici, la pace non è sic et simpliciter un ''porgi l'altra guancia'', allora non ci resta che prendere atto che anche per i filosofi la lotta tra il bene ed il male nel quale l'uomo si dibatte, non ha ancora trovato soluzione.
referendum, le nuove strade del sensus fidei
In molti si domandano se La Chiesa cattolica - avendo nel passato offerto indicazioni di voto in occasione dei referendum sui temi sensibili (fecondazione assistita, interruzione di trattamenti terapeutici, ricerca sulle staminali embrionali...) - lo possa/lo debba fare anche in occasione dell'election day, magari indicando ai credenti di non recarsi alle urne per evitare che si raggiunga il quorum. In quanto componente storico-culturale della nostra società civile, la Chiesa indica. Anche in altre circostanze ha indotto, senza successo, a disertare le urne referendarie. Ma esse restano delle indicazioni, peraltro dirette soltanto a quello sparuto gruppo di persone (in Italia, si parla di mosche bianche) che ancora condividono, oltre che la teoria, la pratica religiosa. Ed offre altresì indicazioni su quelle che sono le posizioni assunte dal magistero ordinario del pontefice e dei dicasteri vaticani sulle questioni di etica e bioetica (per esempio la condotta da tenere di fronte alla richiesta di suicidio assistito. È certo che anche dinanzi al timore della generalizzazione della tendenza utilitarista, essa non può assumere atteggiamenti rigidi e dogmatizzati, inadatti a gestire la complessità dei problemi e la diversità delle opinioni nella nostra società frantumata; ma soprattutto non si deve bloccare a priori la sperimentazione e la ricerca biotecnologica, oppure la ricerca condivisa di nuove strade per l'esercizio della giustizia. La Chiesa deve oggi affiancare alla teologia della prudenza la teologia della speranza, deve inoltre far credito alla capacità della gente di orientare su nuove strade il "sensus fidei".
martedì 24 maggio 2022
si può andare in guerra per amore del prossimo?
Secondo i dati Acled - una organizzazione non convenzionale che si occupa di raccogliere dati non aggregati per monitorare i conflitti -, al momento ci sono ben 59 guerre nel mondo; non soltanto quella meno silente, che vede ancora impegnati militari al servizio della Russia di Putin e le forze opposte dell’esercito ucraino e dei militari e civili collaboranti. Eppure, questa alle porte dei Paesi Nato e delle Nazioni dell’Unione Europea è, per molti aspetti, più assordante.
È sintomatico, in merito alle differenze di credenti nell’unico Cristo, ma diversificati di fronte all’evento bellico che ormai ha presa la piega della via lunga, un passaggio del documento del 13 marzo scorso, firmato da oltre sessanta teologi ortodossi, per iniziativa dell’Accademia per gli Studi teologici di Volos (Grecia) «Il patriarca Kyrill di Mosca comprende la guerra in Ucraina in modo dualistico, ovvero nel senso di uno scontro “metafisico” del “mondo russo” con l’Occidente. Un sintomo di questo conflitto – ovviamente non l’unico – è il modo in cui i Paesi occidentali si pongono rispetto all’omosessualità. Questo modello di pensiero ricorda marcatamente altri modelli dualistici come lo scontro tra un Dio buono e un Dio cattivo o la divisione del mondo tra un mondo di pace e un mondo di guerra».
A tutti si potrebbe ricordare il medievale Tommaso d'Aquino (+ 1274), il quale non affrontava il problema della guerra nella parte della Summa theologiae dedicata alla legge naturale, o in quella riguardante la giustizia, ma ne discuteva a proposito della virtù della carità. Non bisogna chiedersi quanto una guerra sia immorale, ma se è sempre peccaminoso fare/subire una guerra in cui l'uccisione di un altro essere umano non sia del tutto contraria all'amore verso il prossimo.
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Io di solito parlo a braccio ma oggi, vista l'occasione potrei emozionarmi per questo ho scritto qualcosa e ovviamente parlo a nome dei ...
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