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Ho avuto l'onore di essere stato nominato dal prof. Aldo Meccariello, vice Presidente del Centro per la filosofia italiana .      Accademia Vivarium novum, Frascati 17 ott. 2025, presiederò la sessione pomeridiana del convegno internazionale: Giovanni Gentile, a 150 anni dalla nascita.      Il Presidente del Centro per la Filosofia italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.      Cristo On Air, i players personalizzati di Scenarifuturi, alle maggiori emittenti radio di area. Un altro servizio multimediale viene ad arricchire l'offerta. Potrai ascoltare nel mentre scorri le pagine del Blog.

giovedì 30 ottobre 2025

La paideia del cuore, educare alla luce del Vangelo

Nel sessantesimo anniversario della Gravissimum Educationis

immagine progettata con AI generativa
In occasione del sessantesimo anniversario della Gravissimum Educationis, dichiarazione del Concilio Vaticano II sull’educazione, Papa Leone XIV pubblica una nuova lettera apostolica: Disegnare nuove mappe di Speranza, con la quale richiama l’attenzione globale sull’emergenza educativa. Con linguaggio sapiente e profetico, Leone XIV riflette sui frutti della dichiarazione conciliare, lodando i progressi compiuti e celebrando i grandi pedagogisti cristiani del passato, evidenziando l’attualità delle loro metodologie nel contesto educativo odierno.

Tra questi, Don Bosco, con il suo sistema preventivo, volto a evitare derive educative dissonanti e a proteggere i giovani dai pericoli della strada — violenza, dipendenze, devianza. Caratteristiche del metodo preventivo sono l’ascolto dei bisogni formativi e l’accompagnamento nel cammino di apprendimento. Il Papa cita anche La Salle, per l’istituzione delle Scuole Cristiane contro l’analfabetismo e a favore del riscatto sociale dei poveri, e Maria Montessori, per aver intuito che un apprendimento autentico richiede un ambiente predisposto e adeguato.

Oltre a ciò, Leone XIV sottolinea la necessità di un rinnovamento educativo, per affrontare con sapienza e responsabilità le sfide del tempo presente. Viviamo in un ambiente educativo complesso, frammentato, digitalizzato. Per questo è saggio fermarsi e recuperare lo sguardo sulla “cosmologia della paideia cristiana”: una visione che, nei secoli, ha saputo rinnovarsi e ispirare le molteplici sfaccettature dell’educazione.

Fin dalle origini, il Vangelo ha generato “costellazioni educative”: esperienze umili e forti, capaci di leggere i tempi e custodire l’unità tra fede e ragione, pensiero e vita, conoscenza e giustizia. In tempesta, sono state àncora di salvezza; in bonaccia, vela spiegata. Faro nella notte per orientare la navigazione.

Una nuova primavera educativa

Leone XIV ribadisce l’urgenza di una rinnovata primavera per l’educazione cristiana: una paideia della fede che, nel dialogo tra tradizione greco-romana e cristianesimo antico, ha saputo coniugare fides et ratio, pensiero e vita, conoscenza e giustizia. Essa propone un’educazione integrale della persona, abbracciando tutte le dimensioni dell’esistenza — cognitiva, affettiva, emotiva, sociale e professionale — e facilitando un percorso verso la piena umanizzazione.

Vengono confermati i sette punti del Patto Educativo Globale auspicato da Papa Francesco nel 2019, ai quali Leone XIV ne aggiunge altri tre, affinché la mappa della Speranza possa dirsi completa:

I tre nuovi punti della mappa

@scenari.futuri

Una potente riflessione sul futuro dell'istruzione, questo stimolante pezzo di Giuseppe Lubrino, trae ispirazione da figure iconiche come Don Bosco e Maria Montessori. Sottolinea la necessità di adattare il nostro approccio all'apprendimento in un mondo pieno di distrazioni, sottolineando l'importanza di creare spazi di ascolto profondo e di connessione autentica. Poiché l'era digitale presenta sia sfide che opportunità, gli educatori sono chiamati a promuovere ambienti che nutrano la persona nella sua interezza: mente, cuore e anima. Promuovendo pace, comprensione e relazioni autentiche, questo messaggio ci esorta ad abbandonare la visione dell'istruzione come un semplice insieme di competenze e ad avvicinarci a un percorso olistico di scoperta di sé e crescita. Ricordiamoci di disarmare le nostre parole, guardare in alto e proteggere la dignità di ogni individuo. Insieme, possiamo illuminare sentieri di speranza e gioia, abbracciando un futuro in cui l'istruzione trasforma davvero le vite. 🌟 https://scenarifuturi.blogspot.com/2025/10/la-paideia-del-cuore-educare-alla-luce.html #EducationForAll #HolisticLearning #Inspiration #PeaceEducation #FutureOfLearning

♬ suono originale - scenari futuri

      Interiorità  In un mondo iperconnesso, dove si ripropone il dilemma tra essere e apparire, Leone XIV ricorda l’importanza di creare spazi di silenzio per favorire il discernimento, il dialogo interiore, la preghiera. I giovani chiedono profondità, hanno bisogno di ascolto, accoglienza, prossimità. Cercano punti di riferimento e adulti capaci di proporre con autorevolezza e dolcezza, affinché l’autorità non sia percepita come divieto, ma come garanzia di libertà autentica.

      Digitale e Intelligenza Artificiale  Il Papa sottolinea l’urgenza di porre la persona davanti all’algoritmo, formando a un uso sapiente della tecnologia, affinché essa sia strumento e non fine.

      Educazione alla pace  Il Pontefice agostiniano auspica processi educativi orientati alla pace “disarmata e disarmante”: educare alla non violenza a partire dal linguaggio, implementare logiche di riconciliazione, edificare ponti e non alzare muri.

La paideia cristiana come risposta

La paideia di Leone XIV si fonda sull’inclusione e sulla dignità della persona umana. La Chiesa, “Madre e Maestra” di umanità, si china sull’umanità odierna per risollevarla dalla crisi educativa, antropologica e culturale, consegnandole il patrimonio bimillenario della sapienza cristiana, affinché possa tracciare una mappa della Speranza.

Leone XIV proclama con gioia San John Henry Newman e San Tommaso d’Aquino compatroni della missione educativa della Chiesa. Si legga:

Cor ad cor loquitur è stato il motto cardinalizio di San John Henry Newman, tratto da una lettera di San Francesco di Sales: «La sincerità del cuore, non l’abbondanza delle parole, tocca il cuore degli uomini».

Una scuola che forma il pensiero e custodisce il cuore

Non si devono operare frammentazioni tra sfera emotiva e competenza professionale. Occorre evitare il rischio di ridurre l’educazione all’acquisizione di abilità operative: la conoscenza non può essere limitata a criteri funzionali ed efficientistici. La scuola non può essere intesa secondo la logica dell’economia e del mercato, ma deve tornare a essere comunità educante, capace di formare il pensiero senza contrapporlo al cuore.

San Bonaventura, nelle Collationes in Hexaemeron, scrive:

«Il mondo intero è un’ombra, un sentiero, un’impronta. È il libro scritto dall’esterno (Ez 2,9), perché in ogni creatura c’è un riflesso del modello divino, ma mescolato all’oscurità. [...] Il raggio divino si riflette in modo diverso in ogni creatura e assume proprietà diverse».

In tale contesto, l’educazione cristiana offre a ciascuno, secondo le proprie capacità, la possibilità di sviluppare piena coscienza dei propri limiti e potenzialità. Si configura come supporto solido e credibile affinché ogni allievo/a possa comprendere e realizzare che la fede è un aiuto, non un ostacolo, alla piena crescita e maturazione culturale e personale.

Esortazione finale

Chiedo alle comunità educative: disarmate le parole, alzate lo sguardo, custodite il cuore. Disarmate le parole, perché l’educazione non avanza con la polemica, ma con la mitezza che ascolta. Alzate lo sguardo. Come Dio disse ad Abramo: «Guarda il cielo e conta le stelle» (Gen 15,5): sappiate domandarvi dove state andando e perché. Custodite il cuore: la relazione viene prima dell’opinione, la persona prima del programma. Non sprecate il tempo e le opportunità: «il nostro presente è una intuizione, un tempo che viviamo e del quale dobbiamo approfittare prima che ci sfugga dalle mani». In conclusione, carissimi fratelli e sorelle, faccio mia l’esortazione dell’Apostolo Paolo: «dovete splendere come astri nel mondo, tenendo alta la parola della vita» (Fil 2,15-16).


Giuseppe Lubrino
  Docente di IRC – IT. G. Marconi, Torre Annunziata


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