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Scenari in tempo reale, in questo importante momento di transizione, un altro strumento si aggiunge: Vatican news, le ultimissime.      Il Direttore del Centro di Filosofia Italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.      Il Direttore del Centro di Filosofia Italiana, prof. Aldo Meccariello, mi ha delegato in collaborazione col prof. Clemente, all'organizzazione del Festival di filosofia, dal 21 al 25 ottobre 2025, presso il polo universitario Jonico della città di Taranto, con tema "Oikjos. Dalla casa comune all'ecologia integrale". Aderiscono all’iniziativa la prof.ssa Franca Meola e la prof.ssa Mena Minafra dell'Università Luigi Vanvitelli di Caserta.

mercoledì 12 marzo 2025

tra filosofia e politica, l'eredità di Gioberti

Il 13 marzo 2025 si terrà a Roma il convegno "Tra filosofia e politica: l'eredità di Vincenzo Gioberti (1801-1852)", organizzato dal Dipartimento di Scienze umane dell'Università degli Studi "Guglielmo Marconi" in collaborazione con altre istituzioni accademiche e culturali. L'evento avrà luogo presso la Sala Giulio Cesare, situata in Via Vittoria Colonna 11, con inizio alle ore 9:30.

     Il convegno si concentrerà sulla prospettiva filosofico-politica di Vincenzo Gioberti e sulla ricezione del suo pensiero nel Novecento. Tra i relatori figurano:
  • Tommaso Valentini (UniMarconi)
  • Andrea Gentile (UniMarconi)
  • Paolo Armellini ("La Sapienza" Università di Roma)
  • Hervé A. Cavallera (Università del Salento)
  • Pasquale Giustiniani (Pontificia Facoltà di Teologia per l’Italia Meridionale)
  • Flavia Silli (Pontificia Università Lateranense)
  • Vincenzo Parisi (Rosmini Institute – Philosophical Research Center)
  • Giacomo Gaiotti (UniMarconi)

Le prime due sessioni del convegno saranno moderate da Paloma Brook (UniMarconi) e Alberto Garzoni (Presidente dell'Associazione culturale Vincenzo Gioberti – Keble College, University of Oxford).    

La partecipazione all'evento è gratuita e aperta al pubblico. Per coloro che non possono essere presenti fisicamente, sarà possibile seguire la diretta streaming anche qui alla pagina di "scenari futuri" Blog del prof. Giustiniani:
 
 
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la pagina ufficiale dell'evento sul sito dell'Università degli Studi "Guglielmo Marconi": unimarconi.it


Vincenzo Gioberti 
nella disamina dei Compilatori del periodico neotomista partenopeo “La scienza e la fede”. (Pasquale Giustiniani)

 1.   Il periodico “La Scienza e la Fede” tra i “venti di riforma universitaria” Quando, nel 1865, muore il principale ispiratore del periodico “La Scienza e la Fede” (sorto a Napoli nel 1841), ovvero il can. Gaetano Sanseverino, colpito dal morbo fatale (il colera), assistito dall’amico, collaboratore e confessore ordinario, canonico D’Amelio -, l’elogio funebre sarà pronunciato da Giuseppe Provitera. Costui - membro dell’Almo Collegio dei teologi dell’Università partenopea -, in occasione di quei funerali - che si svolsero nella chiesa di san Giovanni Battista alla Sapienza - c’informa che Gaetano Sanseverino era stato, tra l’altro, l’animatore di una cordata di intellettuali, membri del clero e docenti di livello universitario, con l’obiettivo dichiarato di ri-appaciare la fede cristiana, le scienze e le lettere.

Il medesimo saggio ribadisce quella che, come vedremo, sarà una linea persistente di dissenso del Circolo neotomista partenopeo, non soltanto rispetto alle posizioni filosofiche e politiche di Vincenzo Gioberti, ma, in generale, rispetto al diffuso orientamento che appare talvolta etichettato come panteismo e ontologismo.

Se, nei paesi di lingua tedesca, l’eredità kantiana rimane influente, in Italia e Francia incontra, invece, per diversi decenni un discreto successo l’ontologismo che, dagli storici contemporanei di teologia, è stato, tuttavia, etichettato come un “fuoco d’artificio senza futuro”. Difatti, come leggiamo oggi in P. Poupard:

«in Italia e in Francia ci si pone l’obiettivo di utilizzare il cartesianesimo, sostituito nelle giovani generazioni dal tradizionalismo di Lamennais e di De Maistre. Intorno alla metà del secolo, scoppia il fuoco d’artificio senza futuro dell’ontologismo. Tale è la situazione in cui fiorisce la riscoperta della scolastica. La causa della rinascita del tomismo, oltre ad opporre un presidio ed un argine contro il cartesianesimo, fu il credito dato al tradizionalismo e al romanticismo».

Come si orienta, dunque, a Napoli, l’indirizzo cristiano della filosofia e della teologia, coordinato dai Compilatori de La Scienza e la Fede?

Rispetto a certe aperture giobertiane, vent’anni dopo, esattamente nel 1860, l’Introduzione al primo fascicolo del periodico partenopeo “La Scienza e la Fede” segnalerà testualmente ai propri lettori i rischi del progressismo, che sarebbe indotto, peraltro, proprio dalle correnti culturali che andavano sostenendo le insorgenze unitarie. Si tratterebbe, avvertono i Compilatori partenopei, di una via pericolosa in quanto assimila l’Idea a Dio, provocando una sorta di fusione/confusione tra l’Uno e il tutto (come poi, deprecabilmente, avviene nel razionalismo idealistico):

 «pericolosa via in cui si sono posti alcuni ammiratori di una teorica progressista nell’apprendere! A’ quali quasi niente più sembra buono ed ammissibile di ciò, che insegnarono gli antichi, e fino alla terminologia della scienza sacra vogliono far mutamenti. Il nome tre volte santo di Dio è per essi mutato in Idea od Unitutto; la potestà della Chiesa ha incerte loro formole tre categorie di potere gerarchico, estragerarchico o supragerarchico; essi scontrano in teologia, in diritto canonico, dovunque, l’uno e il molteplice armonizzati, siccome vi ripetono ad ogni terza parola, pensiero ed azione».

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