Giovanni Di Trapani, Nella scia della Calino: memorie del Silenzio. Ricerca storica romanzata: un racconto della disavventura della motonave mercantile Calino, Guida editori, Napoli 2024, pp. 192
Esperto di unità navali e di storia della marina - storia importante soprattutto a seguito del Regio Decreto n. 1483 del 5 settembre 1943, che classificava in nove principali categorie le navi da guerra (cfr. Legenda alle pp. 187-192 del libro) -, ecco che Giovanni Di Trapani - quasi dando corpo a un desiderio, anzi a un voto dei marinai Oreste (croce al valor militare nel 1941) e Nicola, che avevano entrambi giurato di portare avanti il ricordo della Calino (cfr. p. 123; Scheda tecnica alle pp. 167-170) -, ci regala un avvincente racconto romanzato - come promette, e mantiene, il sottotitolo di questo libro. L’Autore quasi lo dipinge quel ricordo, nel corso della narrazione intensa, in un orizzonte storico chiaro e documentato (ricostruito narrativamente anche sulla base del Diario di bordo (pp. 171-175).
Così,
Oreste, giovane pieno di sogni e di speranze, a cui la guerra strappa via
l’innocenza, viene “costretto” a scoprire che il mare non è solo una distesa
d’acqua: «salire sulla Calino fu come varcare una soglia invisibile tra due
mondi» (p. 151). La storia romanzata è soprattutto, ma non solo, questo ricordo
di Oreste, «un giovane ventenne nato e cresciuto a Chiaiano» (p. 32), che
imbarca presto in una dimensione di comunità galleggiante (cfr. p. 155),
che sostituisce il paese originario a ridosso della grande Napoli: Chiaiano, dove
«la comunità era tutto per lui, un microcosmo di solidarietà e tradizioni»,
dove «l’eco della guerra iniziava a farsi sentire» (pp. 32-33).
Del
resto, la Regia Marina - come sappiamo dal punto di vista storico e ricercatore
del CNR Di Trapani – era, in certo qual modo, un po’ l’erede delle navi
schierate all’inizio della battaglia di Trafalgar, dopo la virata di poppa
ordinata da Villeneuve, allorché: «quelle britanniche divise nelle due colonne
di sopravvento e sottovento, quelle
della flotta combinata franco-spagnola divise nelle varie squadre,
dall’avanguardia di Dumanoir alla cosiddetta squadra di osservazione di
Gravina, che chiudeva la formazione» si affrontarono a Trafalgar (Da Gastone
Breccia, Trafalgar. La battaglia navale, Giulio Einaudi editore, Torino
2024, Legenda di p. 292). Si ricorderà che la squadra navale di Nelson aveva
gettato l’ancora proprio nel golfo di Napoli, il 22 settembre 1798, prima che
l’ammiraglio concepisse «con grande lucidità il disegno tattico della battaglia
che avrebbe tentato di imporre ai francesi» (Gastone Breccia, cit., p. 57). Un
ammiraglio giudicherà, come vedremo, anche i due comandanti, civile e militare,
dell’affondata Calino.
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