martedì 7 maggio 2024

aborto, l'esperienza dei Cristiani in politica può ancora illuminare vecchie e nuove generazioni

Napoli, via Kerbaker al Vomero, 6 maggio 2024.

Pasquale Giustiniani circa il volumetto di Giuseppe Improta: oltre Marx, Domenico Jervolino ed il movimento dei Cristiani per il socialismo. Collana "scenari" per la valle del tempo edizioni. 

Un prezioso apporto del volume di Improta sta nelle Appendici documentarie che s'incrociano con un tema attualissimo: "documento sul Concordato approvato dal Comitato Nazionale dei Cristiani per socialismo (1-2 febbraio 1975).

Vi si legge: «I “Cristiani per il socialismo” ritengono che quest’anno l’anniversario della firma dei Patti Lateranensi tra Chiesa cattolica e stato fasci­sta, che ricorre l’11 febbraio, assume un signi­ficato particolarmente grave, tale da richiedere un più alto grado di presa di coscienza critica e di dibattito sia all’interno del «mondo catto­lico» che da parte delle forze politiche e sociali del movimento operai… I “Cristiani per il socialismo” ritengono necessario sottolineare come il regime concor­datario – non solo quello instaurato durante il fascismo con i Patti Lateranensi, ma anche quello che potrebbe risultare da una sua even­tuale revisione e da un aggiornamento che ne eliminasse le storture più palesi – rappresenti comunque, in quanto tale, una pesante ipoteca su un’autentica concezione della vita democra­tica e costituisce tutt’oggi un grave nodo irri­solto nello sviluppo della lotta democratica e socialista nel nostro paese, nodo con cui le for­ze politiche della sinistra debbono fare più ra­dicalmente i conti proprio a partire dalle loro impostazioni strategiche e tattiche. In questa prospettiva, di fronte al processo di revisione del Concordato avviato da oltre un decennio per un voto pressoché unanime del parlamento, mentre sembra che la Commissio­ne Gonella abbia esaurito il suo lavoro da qua­si cinque anni, i “Cristiani per il socialismo” ritengono inaccettabile qualunque tentativo di revisione formale, che non tenga conto delle profonde trasformazioni che si sono verificate nei due firmatari dei Patti Lateranensi»...

Come scrive Improta nel volumetto: «Il ricordo di questo movimento e quello del filosofo ed uomo politico Jervolino merita di essere trasmesso alle nuove generazioni, spe­cialmente a quelle dei credenti cristiani, per non disperdere la memoria degli sforzi fatti in passato da chi si è impegnato, con tutte le proprie forze, per consentire, nelle comunità cristiane, una serena libertà di scelte politiche ed un impegno/militanza nei partiti di sinistra o nei sindacati, senza ingerenze e condiziona­menti da parte della gerarchia ecclesiastica. Ed anche per favorire, in occasione di consulta­zioni referendarie, valutazioni “non confessio­nali” ed integraliste di delicate problematiche come il divorzio e l’aborto».

Tutto questo, lungi dal far pensare che sia conclusa quella esperienza cattolica e politica degli anni Settanta, può ancora illuminare generazioni nuove e antiche sull’attuale questione della presenza dei cattolici nella vita politica, anche per quanto riguarda la delicata problematica della interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194 del 1978)...

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