..Premessa. Davanti a questi crimini di abuso
aggiornamenti in evidenza
sabato 25 novembre 2023
la catastrofe degli abusi del Clero su minori e vulnerabili, Cirb 2023
giovedì 16 novembre 2023
Prefigurazione, Antonio Di Nola ai mercoledì culturali del Vomero
Il più recente approdo lirico di Antonio Di Nola è questo volumetto, in due parti, che prende il titolo da una lirica della Parte seconda, intitolata appunto Prefigurazione. Prima invocata nella richiesta orante di una ricompensa, la prefigurazione si dona finalmente alla visione, che è insieme credenza, del poeta, posto infine, come anelava ad ogni verso, più che ad ogni pagina, dinanzi a uno squarcio di cielo. Uno squarcio inesplicabile, da non varcare, ma di fronte al quale si può cercare almeno di vedere e, insieme, di credere, o meglio di credere di vedere, o anche di credere e vedere in esso,
Auerbach in una collana dell’Università di Istanbul, studiava, in vista della caratterizzazione figurale (qualcosa in più di allegorico) del viaggio dantesco nell’oltretomba. Egli, nella sua ricostruzione, partiva dalla cosiddetta interpretazione figurale della Bibbia nell’epoca medievale. Grazie ad essa, la figura – peraltro in continuità con la letteratura latina da Terenzio in poi – è insieme un elemento reale e storico, che non annulla mai un suo significato più profondo. Come osserva il cristiano Quinto Settimio Fiorente Tertulliano, la Bibbia è piena di siffatte figure, per cui, ad esempio, il racconto della liberazione degli Ebrei dalla schiavitù in Egitto è una “figura”, cioè una prefigurazione, di una “profezia reale” della liberazione dell’umanità dal peccato, che si adempie solamente post Christum natum; per cui, come nell’ombra, è dato d’intravvedere qualcosa che sarà chiaro soltanto in futuro.
sabato 11 novembre 2023
2023-2025, tre Centenari per Tommaso d'Aquino
domenica 5 novembre 2023
Cattolico, politico, docente e filosofo, il profilo di Domenico Jervolino
Dall'impegno politico in Democrazia proletaria che nel gruppo dirigente annoverava Mario Capanna, noto "leader" sessantottino e nelle cui liste fu eletto al Consiglio Regionale, ai gruppi delle cosiddette Comunità di base cristiane, intorno alla rivista Il Tetto. Dalla cattedra di Filosofia del linguaggio della Federico secondo al dono della sua Biblioteca personale alla Facoltà teologica di Capodimonte. Di Mimmo Iervolino, colpiva la sua capacità di dialogo pacato pur essendo un soggetto energico e molto dinamico dotato di una trascinante oratoria comiziale. Domenico Jervolino aderisce al MPL (movimento politico dei lavoratori) nato dalle Acli con Livio Labor, poi PSIUP dopo lo scioglimento del MPL; a Democrazia Proletaria e dopo lo scioglimento di DP, a Rifondazione comunista. Oltre al seguito politico, Domenico Jervolino seppe conquistare anche la stima personale di tanti che ebbero la fortuna di averlo maestro nelle aule universitarie. Numerose le testimonianze di tanti giovani allievi oggi uomini impegnati ed attivisti sociali, ideali continuatori della sua opera.
A Domenico Jervolino, l'Istituto di cultura Torquato Tasso di Sorrento, dedica un importante convegno
Corrado Ocone, il non detto della libertà
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