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giovedì 30 ottobre 2025

Scienza, Fede e Ragione: il mio dialogo a Mattina Live su Canale 8

  

Mercoledì 30 ottobre sono stato ospite di Mattina Live su Canale 8 Napoli per presentare il volume "Tra Ragione, Fede e Scienza", che ho curato insieme a Raffaele Russo (teologo) e Luigi Verolino (ingegnere e docente universitario), pubblicato nella collana Biblioteca di Scenari per La Valle del Tempo Edizioni. È stata un'occasione preziosa per affrontare una questione che troppo spesso viene banalizzata: scienza e fede sono davvero in conflitto? La risposta, emersa dal nostro dialogo, è netta: no.

Luigi Verolino ha raccontato la sua esperienza personale: 45 anni fa, nelle facoltà scientifiche, dichiarare di essere credenti significava essere derisi. Eppure, come ha spiegato brillantemente, il Big Bang - quell'esplosione da un atomo primitivo avvenuta 13,4 miliardi di anni fa - è come una candela accesa: qualcuno deve averla accesa. E le costanti fondamentali della natura (come la gravitazione universale) sono calibrate con una precisione tale che, se variassero di una parte su un milione, la vita non si sarebbe mai sviluppata. Non è una prova dell'esistenza di Dio, ma chi crede non è affatto "fuori strada".

Ho ripreso il caso Galileo, spesso citato come emblema della contrapposizione tra Chiesa e scienza. La verità storica è diversa: Galileo era un uomo di fede, condusse le sue osservazioni dentro la casa romana dei Gesuiti, e il cardinale Roberto Bellarmino - suo amico e inquisitore - cercò di salvarlo, portandogli a mano il verdetto del primo processo con la preghiera di continuare a studiare, ma senza divulgare pubblicamente tesi troppo "scandalose" per l'epoca. Non c'è contrapposizione insanabile, solo incomprensioni storiche.

Don Raffaele Russo ha centrato il cuore della questione: l'uomo è uno spirito incarnato, dotato di consapevolezza, libertà e capacità di amare. Queste tre dimensioni - scienza, filosofia, teologia - non possono essere scisse. La teologia stessa, come spiegava San Tommaso d'Aquino nel XIII secolo, è scienza: una riflessione critica sulla Parola di Dio che procede con la ragione.

Il significato del nostro libro è proprio questo: abbattere gli steccati. Credere non significa rinunciare alla ragione. Fare scienza non significa escludere Dio. La meraviglia - quella che si prova di fronte a una legge fisica o a un mistero della fede - è il punto d'incontro tra questi due mondi. Come ha detto Luigi, scoprire una nuova legge fisica significa "leggere la mente di Dio".

Il volume affronta questi temi senza preconcetti, dimostrando che fede e ragione possono dialogare - anzi, devono farlo. È un invito rivolto soprattutto ai giovani, che troppo spesso sentono dire "o credi o ragioni". Non è vero. Si può fare entrambe le cose, e questo libro vuole dimostrarlo.

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