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domenica 24 marzo 2024

il fattore religioso, nell'antropologia delle migrazioni in Calabria

 L'influenza del “fattore” religioso-popolare nell'esperienza migratoria della regione Calabria: situazione e prospettive di sviluppo socioeconomico

Come mostrano recenti inchieste, nel Meridione d’Italia e nelle isole - in particolare in Calabria -, cresce sempre più l’interesse verso il “racconto dell’emigrazione”, nonché verso luoghi-simbolo della storia dell’Ottocento e del Novecento, che aiutano a riscoprire le “radici” (cf., tra gli altri, A. Perri, Il turismo delle radici, Aracne editrice, Canterano (Rm) 2020). Tale racconto si correla con i processi migratori e gli spostamenti turistici, che diventano oggi una vera e propria “pratica culturale”.  In tale pratica svolge un ruolo centrale la cultura popolare di ambito religioso: una vera e propria percezione del mondo un po’ informe, fluida, flessibile, nonostante la presenza di certi archetipi continuamente riaffioranti, come il destino, la sorte, la morte, la fede, le credenze.

Antonella Perri, in una sua ricerca di carattere esplorativo sul turismo delle radici, sia in Calabria che in altre regioni mediterranee, ha indagato su diversi casi di studio. L’Autrice ha, tra l’altro, raccontato le attività promosse - particolarmente negli anni 2019 e 2020  - dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale sul tema del “turismo delle radici”, ovvero dei cosiddetti viaggi di ritorno, cioè dei viaggi di ritorno di italiani e italo-discendenti residenti all’estero. Inserendo la questione specifica nell’orizzonte della mobilità contemporanea (sia virtuale che reale), la studiosa ha evidenziato che, essendo il turista delle radici a tutti gli effetti un turista, egli/ella principalmente si muove per fare visita a parenti e/o amici; di conseguenza, dovrebbe avere, sul piano socio-politico, «il dovuto

giovedì 21 marzo 2024

IA, un punto di vista teologico sui tecnosapiens

..La storia ci ha insegnato che tutte le rivoluzioni, partite con intenti libertari sono approdate a dittature o a forme di dittature mascherate. Nella rivoluzione libertaria siamo liberi di scegliere ciò che vogliamo, ma ciò che ci è offerto è stato profilato in precedenza a partire dai nostri comportamenti, gusti e sentimenti. Siamo sempre tracciati e controllati e viviamo in una inedita forma di privatismo libertario che è anche un collettivismo sistemico, garantito dalla certezza algoritmica e dalla redditività capitalistica. Siamo alla dittatura del capitalismo digitale il cui marchio di fabbrica è il ciberliberismo e allora, le vere domande sono altre. Possiamo consentire che multinazionali dell'intelligenza tecnologica, mediante le loro piattaforme digitali e i loro algoritmi criptati, assumano posizioni dominanti senza rispondere dei loro abusi? Possiamo permettere che partiti politici costruiscano il loro consenso su piattaforme telematiche detenute da società private che con consultazioni on line non sottoposte a controlli di terzi si autolegittimano in nome di un'incerta e non verificata espressione del consenso, della base sociale per decidere in materia di economia, politica, sanità, cultura? La storia dell'uomo sapiens che si accinge a diventare tecnosapiens, è di fronte ad una nuova sfida, smascherare la tecnolatria e la tecnocrazina come una moderna eresia millenaristica. Contro chi, preconizza la fine dei sapiens, sostituiti e dominati dai tecnosapiens mi permetto di auspicare nel prossimo futuro una co-evoluzione tra le due specie, che dovranno trovare un giusto equilibrio per coesistere...

domenica 10 marzo 2024

Books and museum, l'anima ed il cuore di scenari a Santa Maria la nova

 

Il complesso monumentale  di santa Maria la nova in Napoli, dove i turisti vanno ad ammirare, tra l'altro, la tomba di Dracula (che è stato di recente il set di "Un posto al sole"), entra in sinergia con le edizioni La valle del Tempo di Napoli. La domenica mattina turisti ed estimatori partecipano agli eventi Books and Museum. Autori delle due collane: scenari e biblioteca scenari dirette dal Prof. Pasquale Giustiniani, incontrano pubblico e commentatori dei loro scritti in eventi che collegano, appunto, libri e museo. Giuseppe Reale, direttore del complesso alberghiero e museale dice che "la sfida del futuro sarà quella di incontrare narrazioni passate e presenti, con le loro ricadute nell'arte religiosa moderna e contemporanea, di cui è ricca santa Maria la nova". L'editore Mario Rovinello si dice convinto che le voci recitanti che si alterneranno al microfono e la voce musicale di Bruna Girasole creeranno un'atmosfera sonora e ideale che allieta l'anima e il cuore.